LEGGENDE  E  TRADIZIONI
DELL'  AGRIFOGLIO .....

Si narra fin dalla Notte dei Tempi che quando gli Angeli apparvero annunciando la Lieta Novella della Nascita del Bambino Gesù, tutti i Pastori s' incamminarono per andargli a rendere omaggio : fra di loro c'era anche un piccolo Orfanello, che non avendo niente di suo da offrirgli in dono, sulla via di Betlemme, raccolse alcuni Rami d' Alloro e l' intrecciò a mo' di Corona per regalarla al Re Neonato .....
Quando però la pose davanti a Gesù Bambino, quella povera corona gli apparve così indegna e povera cosa, che vergognandosi del suo dono, il Pastorello chinò il capo e cominciò a piangere afflitto .....
Allora il Neonato Gesù toccò con la sua manina la Corona e fece in modo che le sue foglie brillassero di un Verde Intenso  e trasformò le lacrime del Povero Orfanello, che vi si erano posate sopra mentre questi piangeva addolorato, in bellissime Bacche Rosso Vivo : era nato l' AGRIFOGLIO !

Perciò l' Usanza di decorare la casa con Rami d' Agrifoglio è una delle più antiche e gioiose Tradizioni Natalizie : si credeva infatti che le sue foglie acuminate e pungenti come armi da difesa avessero il Potere di scacciare gli Spiriti Maligni .....
Oggi del resto si tiene volentieri un ramo d' Agrifoglio in casa : il fatto che sia una Pianta Sempreverde è promessa di Vita Perenne e le sue Bacche Rosse esprimono  Gioia ed Esultanza ..... S' accompagna bene alla Letizia che circonda il Natale, alle Campane Festose, alle risa dei Bambini, alle Melodie, che risuonano per tutta la durata delle Festività .....

Ma l' AGRIFOGLIO ha anche una sua storia, che non si ricollega solo con il Natale .....
Infatti gli Antichi Romani usavano regalarlo agli Sposi Novelli in segno d' Augurio e Simpatia e nell' Antica Britannia era considerata una Pianta Sacra :
Infatti i sacerdoti di quel Paese, i DRUIDI, credevano che l' Agrifoglio proteggesse dai disagi dell' Inverno e che un grosso ramo di questa Pianta, scagliato contro un Animale Feroce, che stava per assalire un Essere Umano, avesse il Potere d' ammansirla, così come poteva rendere docile un Cane Rabbioso .....
Persino gli Indiani d' America tenevano in gran conto le Piante d' Agrifoglio : se ne ornavano, come distintivo di Coraggio, durante le Battaglie ; ne piantavano arbusti, davanti alle loro capanne, per tenere lontani gli Spiriti Maligni e bevevano Decotti delle sue foglie  e delle sue bacche per acquistare Forza !
Il suo Legno Bianco e Duro era anche prediletto per forgiare le Impugnature delle loro Armi.

Ancora  oggi, il famoso  MATE', bevanda fra le più diffuse nell' America del Sud, viene preparata con le foglie dell' Agrifoglio : ha proprietà stimolanti, perchè contiene Caffeina in quantità maggiore del Caffè .....

E per finire, le sue Bacche Rosse sono il Cibo preferito dal PETTIROSSO, l' Uccellino che, come racconta un' Antica Leggenda, per alleviare le sofferenze di Gesù sulla Croce, tentò di togliere con il suo becco, le Spine della Corona che gli cingeva la fronte, tanto da averne, per sempre, il petto arrossato dal Suo sangue ! ! !

 

 

 

IL  PRIMO  e  VERO
BABBO   NATALE  !

Vi siete mai chiesti da dove ha origine la Leggenda di  BABBO NATALE ?
Certo non dal Polo Nord, bensì dalla città di  MYRA, in Licia ( l' attuale TURCHIA ... ), dove operava il Vescovo NICOLA, già da molti considerato un Santo .....

Era un giorno d' Inverno ed il nevischio formava un manto di fanghiglia sulle strade tortuose e ricoperte di ciotoli : tre sorelle stavano rientrando a casa, con i pochi spiccioli elemosinati durante il giorno, quando s'imbatterono in un ricco e festoso Corteo Nuziale !
Che abito delizioso indossava la Sposa e quanti invitati allegri e sfarzosamente vestiti formavano il corteo .....
" Noi non ci sposeremo MAI " sospirarono le tre ragazze " senza una dote, nessuno ci chiederà in sposa e saremo costrette, dalla povertà, a vendere noi stesse, se non vorremo morire di stenti ! "
In mezzo alla folla dei festanti, c'era anche il Vescovo della città, che udendo le parole disperate delle sorelle, si rabbuiò in volto e le seguì, con lo sguardo rattristato, mentre s'allontanavano verso casa .....
Quando infine arrivarono alla loro casupola, dove d' Inverno per ripararsi dagli spifferi gelidi, erano costrette a tenere sempre le imposte serrate. erano fradice ed il calore che veniva dal camino, quasi spento, era proprio minimo .....
Ma, con rassegnazione, si tolsero le scarpe inzuppate e le posero davanti al focolare, mentre le calze bagnate finirono appese ai ganci del camino : almeno il mattino seguente avrebbero indossato qualcosa di asciutto e tiepido sui piedi freddi !
Nella tenue luce del focherello, attesero il ritorno del Padre, sempre in cerca di raggranellare, con lavori saltuari, qualche soldo per se e le figliole : poi avrebbero mangiato tutti insieme la misera cena a base di pane raffermo e minestra acquosa; infine a dormire, cercando di non pensare troppo all'indomani !
Nel frattempo il Vescovo Nicola stava partecipando alla ricca Festa di Nozze, ma pensava ancora con rammarico alle tre povere sorelle ed a come fosse ingiusto tanto Lusso lì, mentre le tre ragazze, per sopravvivere, avrebbero presto dovuto far ricorso a lavori spregevoli .....
Mentre meditava intensamente, vide avvicinarsi il Padre della Sposa, felice e soddisfatto per la Festa magnificamente riuscita, grazie anche al Matrimonio celebrato in Chiesa dal buon Vescovo : egli, profondamente grato, gli porse una borsa di monete d' oro per aver validamente contribuito  a rendere così perfette le Nozze della sua unica figlia, poi s'allontanò entusiasta verso altri ospiti da ossequiare .....
Il Vescovo Nicola sentiva in tasca il peso delle monete d'oro e sorrideva con gli occhi e con l'anima : verso mezzanotte, riuscì ad allontanarsi dalla Festa e s'affrettò verso la casetta delle tre sorelle; il posto era completamente al buio e la porta serrata !
Alloea ebbe un'idea : una scala esterna dell'abitazione accanto era così vicina da permettergli di passare da quella al tetto dell'altra casa e da lì, arrampicandosi sulle tegole, arrivare fino al camino, dal quale usciva così poco fumo da tranquillizzarlo sulla sorte delle monete che vi sarebbero cadute dentro .....
Infatti il mattino seguente, quando la prima sorella andò per infilarsi le calze, trovò una moneta d'oro e così le altre accorse alle sue esclamazioni di meraviglia : ce n'erano anche nelle scarpe e persino nella cenere del camino !
Il padre si unì alla loro gioia e con stupore contò tante monete da poter ormai facilmente maritare ( e con una discreta Dote...) le sue figliole; un " DONO " era sceso dal cielo ed avrebbe risolto tutti i loro problemi !
In un'altra parte della città il Vescovo Nicola guardava sorgere il sole : sorrideva compiaciuto e soddisfatto, pensando all'allegria ed alla letizia che ci sarebbero state, da quel giorno, nella povera casupola !
Aveva donato con AMORE quello che gli era arrivato da chi aveva tanto e sperava, dal profondo del suo Cuore, che questo potesse accadere anche nel resto del Mondo : quando l' AMORE si diffonde a macchia d'olio, l' Umanità diventa migliore e la qualità della Vita di tante persone, più equilibrata !
Quindi il  PRIMO  VERO  " BABBO NATALE ", come vuole questa Leggenda, fu  SAN  NICOLA, Vescovo di Myra, anche se subì negli anni innumerevoli metamorfosi : la sua Figura Storica si confuse, dapprima, col Personaggio Folcloristico di  " PAPA'  INVERNO " ( che portava doni ai bambini buoni, durante la Festività a lui dedicata ..... ) e poi con quello di ST. NICHOLAS o SANTA  CLAUS fino a trasformarsi, grazie ad una fortunata e famosa campagna pubblicitaria americana degli anni ' 30, nell' odierno " BABBO  NATALE ", col suo caratteristico costume rosso ( bordato di pelliccia bianca....), dotato di barba e capelli bianchi, rubizzo ed un po' sovrappeso !

Certo che da " VESCOVO SANTO " a promotore di un'occasione puramente consumistica : non dev'essere molto contento SAN NICOLA di come gli esseri umani abbiano distorto i suoi DONI d' AMORE !

 

LA LEGGENDA DEL
TRONCHETTO DI NATALE

Ogni sera, quando il Padre di Stellina rientrava dal Bosco, scuoteva la neve dagli stivali e brontolava :
" Oh, là là ! Che caldo che fa qui ! Sembra un forno ! Guarda, Stellina, i vetri delle finestre sono tutti appannati ! E poi, sempre quest'odore nauseabondo di creme e dolci ! Toh, guarda tua madre, coperta di farina dalla testa ai piedi ! Che idea folle ho avuto di sposare una pasticcera !
Naturalmente la madre di Stellina non era per niente contenta di questi continui rimbrotti e rintuzzava a sua volta :
" Che cosa ? Dolci nauseabondi ? I miei Panettoni farciti sono i migliori del Mondo ! E poi io faccio delle cose con le mie mani : tu invece, grand'uomo, non fai che demolire dei poveri Alberi, che non t'hanno fatto niente di male ! Guardalo Stellina, tutto coperto di segatura dalla testa ai piedi ! "
La povera Ragazza non ne poteva proprio più di tutti quei litigi fra i suoi genitori e si arrotolava le lunghe trecce bionde forte forte intorno alle orecchie per cercare di non sentire .....
Ma il Papà continuava a mugugnare : " Questa sedia è tutta appiccicosa ; colpa delle tue creme ! " e la Mamma controbbatteva : " Ma quali creme : è la resina dei tuoi alberi, la depositi dappertutto ! ".
Quella notte Stellina si rigirava nel suo letto : amava tanto entrambi i genitori, ma ora esageravano; fra due giorni sarebbe stato Natale e loro non facevano nessuno sforzo per cercare d'andare d'accordo e passare una bella Festa insieme ..... Suo Padre s'era rifiutato di ridipingere l' insegna della Pasticceria e la Madre di rammendare il Gilet più bello del marito !
La ragazza non sapeva proprio più cosa escogitare ed il giorno dopo si sfogò con suo cugino Paolo, il quale la esortò :
" Non serve a nulla disperarsi e piangere, devi fare qualcosa di concreto : i tuoi genitori ti adorano e farebbero qualsiasi cosa per te ..... Preparala tu la Festa : addobba e ripulisci la casa, crea per loro un Regalo-Sorpresa e vedrai che passerete un Natale fantastico ! ".
Stellina tornò subito di corsa a casa : aprì le finestre, spazzò fuori farina e segatura, pulì e lucidò i mobili, decorò le pareti ed il camino con rami d' agrifoglio e vischio, rammendò il Gilet del Papà, cambiò i nastri della cuffia buona della M
amma e poi si mise di lena a preparare il Regalo-Sorpresa ! Lavorò tutto il giorno senza soste, cantarellando fra sè e sè e sperando che, almeno per la Festa, i suoi genitori non avrebbero litigato .....
Quando la sera il Padre rientrò non riuscì a trattenere un fischio d'apprezzamento per come si presentava bene la casa :
" Oh, là là ! Che ordine, che addobbi ed il mio Gilet della Festa riparato ! "
Anche la madre rimase allibita per la sorpresa :
" Non ci posso credere ! Tutto pulito, in ordine, il mio vestito buono lavato e stirato, la mia cuffia con i nastri rinnovati ! "
Il giorno di Natale andarono in Chiesa tutti insieme in armonia e poi tornarono a casa per pranzare : al momento del Dolce, Stellina presentò ai genitori la sua Sorpresa-Regalo .....
Mamma e Papà aggrottarono la fronte, poi la prima chiese :
" Che cos'è ? sembra un tronco d'albero, con la corteccia scura ed un po' di neve sopra, che razza di scherzo è ? "
Il secondo annusò e poi aggiunse :
" Sa di biscotti, cioccolato e zucchero in polvere : che roba è ? "
Allora la Madre scoppiò a ridere e capì che la sua figliola aveva creato un Nuovo Dolce per loro, che avesse la forma di un tronco d'albero per far contento il papà e farcito con le creme per accontentare anche la Mamma !
Così nacque il Dolce " TRONCHETTO di NATALE ", che si usa confezionare e gustare alla tavola delle Festività Natalizie .....

La MORALE di questa Leggenda è che ci vuole soltanto un po' di Buona Volontà affinchè le diversità trovino un punto d'incontro, si mescolino e producano un'intesa d' AMORE, che faccia star bene tutti quanti !

 

 

IN AIUTO DI BABBO NATALE !

Il Natale s'avvicinava e Babbo Natale era sempre più stanco : durante l'anno tanti turisti avevano visitato il suo Villaggio al Polo Nord e più le Feste erano alle porte e più la gente arrivava numerosa .....
Tutti erano molto preoccupati perchè c'era ancora da leggere molta Posta e gli Elfi erano in ritardo sulla costruzione dei Giocattoli, insomma c'era un gran Caos ; allora a Babbo Natale venne un' idea luminosa !
Visto ch'erano in così gran ritardo e non si potevano certo deludere i Bimbi, decise che sarebbero tutti andati a preparare il Natale nella Foresta del suo grande Amico " Gufo Saggio " : lì avrebbero trovato tutto l'aiuto del quale avevano bisogno, tutti sarebbero stati pronti a dare una mano; sarebbero partiti la notte stessa !
Si prepararono in fretta e furia e partirono alla volta della Foresta, dove abitava il " Gufo Saggio " : il castoro, avvertito dell'arrivo imminente di Babbo Natale, costruì per lui in quattro e quattr'otto una casa bellissima, che solo un artigiano raffinato, nella lavorazione del legno, poteva costruire in così breve tempo ; nel frattempo anche tutti gli altri animali del Bosco si cominciarono a dare da fare e con la legna abbandonata nella Foresta dai boscaioli, iniziarono a costruire giocattoli per tutte le età .....
Era tutto un brulicare d'attività frenetiche : quando Babbo Natale arrivò rimase alquanto sorpreso per tutto l'impegno che i suoi Amici del Bosco stavano mettendo per aiutarlo ed incitò i suoi Elfi a fare altrettanto !
Dopo poco chi tagliava, chi dipingeva, chi impacchettava e nella Foresta si respirava tutta la Gioia del Natale : i pini, vicini alla vecchia quercia, erano tutti addobbati ed illuminati dalle Lucciole, mentre alcuni animaletti preparavano cestini con Vischio e Frutta Secca ; persino gli animali che di solito erano già in letargo, non s'erano sottratti alla necessità di dare una mano .....
Tutti lavoravano di buona lena ed in grande Armonia, cantando le Canzoni Natalizie e quando, finita la giornata d'intenso lavoro, si radunavano per gustare i cibi cucinati per loro dagli Elfi, pendevano dalle labbra di Babbo Natale che raccontava dei suoi viaggi nella Notte più bella e più lunga dell'anno .....
I giorni passarono fin troppo in fretta, però prima di Natale tutto fu pronto : le Renne non vedevano l'ora di prendere il volo, l'abito di Babbo Natale era lavato e stirato di fresco, i suoi stivaloni ben lucidi; solo gli animali del Bosco erano un po' tristi perchè era stato così bello stare tutti insieme ed ora sarebbero ripiombati nel solito tran-tran di sempre .....
Ma la sera della Vigilia, Babbo Natale li riunì tutti e, dopo averli caldamente ringraziati per l'aiuto prezioso che gli avevano dato e senza il quale non ce l'avrebbe proprio fatta, chiese loro se fossero disposti ad aiutarlo anche il prossimo anno : un'ovazione partì dall'intera Foresta; erano tutti d'accordissimo a fare il bis !
HO ! HO ! HO ! HO ! La slitta stracarica di Strenne si sollevò da terra e le Renne presero il volo, lasciando dietro di loro una scia dorata .....
Gli animali si trascinarono verso le loro tane e ci fu chi finalmente andò in letargo : la mattina dopo però, ai piedi del pino più grande, trovarono regali per ognuno di loro; Babbo Natale non aveva dimenticato proprio nessuno ed il " Gufo Saggio " si chiese dove avesse trovato il tempo per prepararli .....
Ma si sa che in Babbo Natale c'è una parte ben celata di " Magia " !

La MORALE di questo racconto è che l' " Unione fa la Forza " e quindi, se si deve raggiungere un traguardo importante, che riconosciamo non essere alla nostra portata, bisogna trovare la Facoltà di accantonare l' Orgoglio e l' Arroganza e chiedere aiuto agli Amici Sinceri : potremmo avere delle Belle Sorprese, che non ci saremmo mai aspettati !

 

QUESTO ARTICOLO
NON E' IN VENDITA .....

Si avvicinava il Natale ed una giovane coppia entrò nel più bel negozio di Giocattoli della città : l' uomo e la donna guardarono a lungo i colorati giocattoli allineati sugli scaffali, appesi al soffitto, in gaio disordine sui banconi .....
C'erano Bambole che piangevano e ridevano, Giochi Elettronici, Cucine in miniatura che cuocevano Torte e Pizze, ma loro non riuscivano a scegliere nè a prendere una decisione !
Allora s'avvicinò una graziosa commessa, chiedendo se poteva aiutarli in qualche modo .....
" Vede ", spiegò la donna, " noi abbiamo una Bambina molto piccola, ma siamo fuori casa tutto il giorno per lavoro, spesso anche di sera e qualche volta di notte per Seminari e Congressi fuori città ....."
" E' una bambina che sorride poco ..... " aggiunse l' uomo !
" Vorremmo comprarle tanto qualcosa che la renda contenta ..... ", proseguì la donna, " anche quando noi non ci siamo : qualcosa che le dia gioia anche quando è sola ! "
La commessa rivolse loro uno sguardo gentile, ma fermo e, quasi scusandosi, rispose :
" Mi dispiace, ma noi non vendiamo Genitori ..... "

La MORALE di questo racconto è che nessun Giocattolo, nessun Ninnolo, nessuna Somma di Denaro può far le veci di un Genitore : bisogna essere presenti, il più possibile, accanto ad un figlio che cresce; dargli Amore, Protezione, Sostegno affinchè affronti con serenità ed armonia il Mondo che lo circonda e raggiunga i suoi traguardi di Vita in piena cosciènza .....
Forse i " TEMPI " sono cambiati, ma sono convinta che ci sia ancora molto bisogno del contatto fisico, caratteriale e spirituale , fra Genitori e Figli, per non perdere di vista la Forza della Famiglia !